Latina, 07/04/2025 :: H-Earth presenta “Obiettivo 13”

Lunedì 7 aprile avrò il piacere di moderare – presso la Sala Conferenze della Facoltà di Economia della sede di Latina dell’Università La Sapienza – il convegno “Obiettivo 13 a prescindere“.

Si tratta di una tappa del Festival itinerante Obiettivo 13, organizzato dall’Associazione H-EARTH, che toccherà diverse università italiane per promuovere consapevolezza e buone pratiche per contrastare i cambiamenti climatici – come indicato dall’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 – e presentare dati e soluzioni concrete per la decarbonizzazione.

Intervalleremo gli interventi tecnico-scientifici del climatologo e divulgatore Luca Mercalli e di Simone Togni, Presidente ANEV – Associazione Nazionale Energia del Vento, con gli interventi di Flaminia Tolomeo, Presidente di YogaArte, e di Roberta Cazzola, esperta di culture e pratiche sciamaniche, perché se è vero che la tecnologia oggi è pronta per la transizione ecologica, è innegabile che nessuna azione individuale e collettiva sarà possibile senza il risveglio di una coscienza ecologica e di una diffusa consapevolezza della connessione tra gli esseri viventi e il Pianeta.

Avremo anche il piacere di ascoltare le riflessioni di Giampaolo Olivetti, Presidente dell’Associazione Impresa, e di Sabrina Restante, Ph.D. Student in Industrial and Management Engineering, che ci aiuteranno a capire il ruolo dell’impresa e dell’università nei percorsi di sostenibilità.

Introdurrà i lavori Andrea Garbini, fondatore del network Risparmio Virtuoso e Presidente dell’Associazione H-EARTH.

Non mancheranno intervalli musicali, sapientemente curati dal Riciclato Circo Musicale.

L’evento sarà trasmesso in diretta sui canali dell’Associazione, ma se nella mattinata di lunedì 7 aprile vi capita di passare per Latina, sapete dove trovarmi!

Mattia Da Re

Legambiente, Rapporto Comuni Rinnovabili 2024

Martedì 28 maggio presso la sede del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) a Roma, Legambiente ha presentato il Rapporto Comuni Rinnovabili 2024, alla realizzazione del quale ho avuto il piacere di contribuire in qualità di consulente per la transizione energetica ed ecologica.

Scarica il rapporto cliccando QUI.

Il Rapporto Comuni Rinnovabili è un importante strumento di informazione e conoscenza, ovvero proprio ciò che manca alla cittadinanza anche quando si parla di questioni fondamentali per il futuro di tutte e di tutti, come la decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili.

Lavorare con il team energia di Legambiente è stato un onore: lavorare per promuovere una visione e non per il profitto è sempre e comunque un enorme valore aggiunto.

Contestualmente alla presentazione del Rapporto, è stato conferito il premio “Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali”. Le Comunità Energetiche rappresentano oggi una grande opportunità non solo per lo sviluppo delle rinnovabili, ma anche per generare valore da condividere con la propria comunità e con il territorio.

Ancona, 19/03/2024 :: Al via il GREEN VISA TOUR 2024

Martedì 19 marzo 2024, ore 10:00, presso l’Ego Hotel di Ancona (Via Flaminia, 220) inauguriamo il Tour Green Visa 2024!

GREEN VISA è la prima certificazione che coniuga semplicità e rigore scientifico, consentendo alle imprese di misurare e comunicare il proprio impegno per la sostenibilità ambientale e sociale, secondo standard riconosciuti a livello internazionale.

Con l’appuntamento di Ancona – dedicato in particolare al settore hospitality, SPA & Wellness inauguriamo il Tour Green Visa, con il quale porteremo in tutta Italia il nostro progetto a favore della sostenibilità.

La partecipazione è libera e siamo certi che gli argomenti trattati saranno di massimo interesse per aziende, professionisti e associazioni di categoria che hanno compreso la necessità di essere parte del cambiamento, impegnandosi per la necessaria transizione ecologica.

Abbiamo invitato, in particolare, tutte le federazioni provinciali di Federalberghi e Confcommercio-Imprese per l’Italia della regione Marche, nonché le federazioni provinciali di ANACI, in quanto il network Green Visa è aperto non solo alle imprese, ma anche ai condomini.

INTERVENGONO
Prof. Luca Andriola – Esperto in taglio dei costi ambientali alberghieri e docente in “Politiche per l’Ambiente” all’Università Europea di Roma;
Ing. Emidio Capretta – Ingegnere nucleare e EGE certificato, con esperienza trentennale nel campo dell’efficienza energetica;
Enrico Ferrarato – Responsabile TEON area Centro-Sud Italia;
Prof. Leonardo Mostarda – Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Perugia;
Ing. Salvatore Picucci – Ingegnere gestionale e Business Coach con esperienza trentennale nel settore Wellness & Hospitality;
Ing. Luca Pulignani – Project Sales Engineer per Daikin Air Conditioning Italy.

Modera Mattia Da ReUtility Manager e esperto di comunicazione ambientale

Un ringraziamento speciale a TEON e a Eco Solutions per il supporto all’iniziativa.

Per conoscere meglio GREEN VISA, visita www.greenvisa.org
Per fissare una call conoscitiva con il team GREEN VISA, scrivi a info@greenvisa.org.

L’evento sarà trasmesso in diretta su Emi TV

Energia/Gas. Riconoscere ed evitare le truffe

Il mercato dell’energia e del gas continua ad essere terreno di caccia per veri e propri truffatori disposti a tutto pur di accaparrarsi un cliente.

Gli utenti, soprattutto dopo il cambio della normativa – che ora prevede che anche per le utenze connesse in bassa tensione (quindi piccole aziende e famiglie) i fornitori possano far pagare delle penali in caso di recesso anticipato dal contratto di fornitura a prezzo fisso – rischiano di prendere grosse fregature ed è quindi fare molta attenzione quando si decide di cambiare contratto di fornitura di energia.

Negli ultimi mesi – e in particolare dopo la fine del mercato tutelato – abbiamo riscontrato un significativo aumento di telefonate che è impossibile non definire truffe, da parte di soggetti che si qualificano non per ciò che sono, ovvero agenzie che provano a vendere contratti di fornitura, ma per enti pubblici inesistenti come “Agenzia per il Libero Mercato” o spacciandosi per il “distributore locale” o il Gestore dei Servizi Energetici.

Le telefonate sono tutte molto simili, solitamente viene comunicato che l’agenzia pubblica per la quale lavorano è incaricata di avvertire i cittadini quando “pagano troppo l’energia” e propongono quindi alcune alternative presentate come più competitive.

Il nostro consiglio è di non sottoscrivere mai e in nessun caso contratti telefonici. Esiste il Portale Offerte, predisposto dall’Autorità (ARERA), dove è possibile effettuare “un confronto semplice e affidabile tra le offerte luce e gas” e scegliere poi consapevolmente il contratto più adatto alle proprie esigenze.

Non sempre però è semplice districarsi tra le tante offerte presenti sul mercato e comprendere come un determinato contratto inciderà, in termini di spesa effettiva, sulla bolletta.

Per non avere preoccupazioni e non rischiare di trovare brutte sorprese in fattura, è sempre consigliabile farsi supportare da un consulente esperto, un utility manager che possa guidarci nella scelta del contratto più adatto alle nostre esigenze e garantirci di ottenere le tariffe più competitive.

Se vuoi risparmiare e non vuoi più preoccuparti della gestione delle utenze della tua azienda o della tua famiglia, non esitare a contattarci. Siamo a tua disposizione!

Telefona al numero 329 427 8574 o scrivi a mattia.da.re@live.it e ti risponderemo entro 24 ore.

Opzioni vegan nei ristoranti: una scelta di valore

Negli ultimi anni, l’interesse per una dieta a base vegetale è cresciuto significativamente, con sempre più persone che abbracciano uno stile di vita vegano o vegetariano. Questo cambiamento nelle abitudini alimentari è stato alimentato da una crescente consapevolezza riguardo agli impatti ambientali, alla salute personale e alla sofferenza degli animali negli allevamenti. Di conseguenza, l’industria alimentare si è adeguata a questa tendenza, con i ristoranti che offrono sempre più opzioni vegane nei loro menu. Ma perché è così cruciale per i ristoranti offrire opzioni vegane in modo costante?

Rispecchiare la Diversità delle Preferenze Alimentari

Ogni commensale ha preferenze alimentari uniche e scegliere di offrire opzioni vegane in un menu, significa rispondere positivamente alle istanze di ciascuno.
Non è solo la recente attenzione per le tematiche etiche e ambientali a orientare le persone verso piatti “non tradizionali”: le restrizioni dietetiche, come l’intolleranza al lattosio o l’allergia alle uova, limitano infatti le scelte alimentari di molti. Fornire piatti vegani garantisce che ciascun cliente possa trovare una scelta adatta alle proprie esigenze, creando un’esperienza positiva e inclusiva per tutti.

Accogliere l’Etica e l’Ambiente

La scelta di adottare una dieta vegana spesso deriva da ragioni etiche e ambientali. Molti scelgono di evitare prodotti animali per non procurare sofferenza degli animali e per diminuire l’impatto ambientale dell’industria dell’allevamento. I ristoranti che offrono opzioni vegane dimostrano sensibilità verso queste preoccupazioni, dimostrando di ascoltare e rispettare i valori dei propri clienti. Inoltre, contribuiscono a ridurre la domanda di prodotti animali, sostenendo indirettamente pratiche sostenibili e la tutela del pianeta.

Offrire opzioni vegan nel proprio menu, consente di abbattere le emissioni di CO2 della propria attività. La produzione degli alimenti vegetali è significativamente meno impattante rispetto alla produzione di carne e derivati animali. Non solo a livello di emissioni di CO2, ma anche per quanto riguarda il consumo di suolo, di acqua e l’utilizzo di prodotti chimici.

Innovazione Culinaria

Introdurre opzioni vegane nei menu richiede spesso una dose di creatività e innovazione culinaria. Gli chef sono stimolati a sperimentare con ingredienti diversi, tecniche di cottura innovative e combinazioni di sapori uniche per creare piatti che soddisfino sia il palato che l’occhio. Questa sfida culinaria può portare a scoperte sorprendenti che arricchiscono l’offerta gastronomica del ristorante e attirano una clientela sempre più ampia.

Raggiungere Nuovi Clienti

Offrire opzioni vegane può attirare una clientela che altrimenti non avrebbe considerato il ristorante come una scelta possibile. Persone vegane e vegetariane, così come coloro che cercano di ridurre il consumo di carne, saranno più propense a visitare un ristorante che risponde alle loro esigenze alimentari. Questo può aumentare il flusso di clienti e creare una base di fedeli avventori.

Conclusione

L’offerta di opzioni vegane nei ristoranti non è solo una risposta alle nuove tendenze alimentari, ma rappresenta una scelta etica, ambientale ed economica di valore. Questo impegno verso l’inclusività, la sostenibilità e l’innovazione culinaria può arricchire l’esperienza dei clienti e contribuire al successo a lungo termine del ristorante. In un mondo sempre più consapevole delle questioni legate all’alimentazione, abbracciare il potenziale delle opzioni vegane è un passo importante verso un futuro gastronomico più vario e sostenibile.

La sfida

La sfida per i ristoranti è riuscire ad offrire opzioni vegan che valorizzino la tradizione culinaria locale. Le opzioni vegetali devono essere ben integrate nel menu e rispecchiare l’anima del territorio, del ristorante e dello chef.

Contattaci e prenota una consulenza, insieme individueremo le migliori opzioni vegan per il tuo menu, nel pieno rispetto della filosofia del tuo ristorante.

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Greenhushing, sempre più aziende sostenibili nascondono il loro impegno ambientale

Il timore di essere accusate di greenwashing e quindi perdere credibilità e clienti, spinge alcune imprese virtuose a non valorizzare gli obiettivi raggiunti in termini di sostenibilità. Il fenomeno del Greenhushing è stato evidenziato dal centro di ricerca Up2You Insight – una realtà che accompagna le imprese in percorsi di decarbonizzazione.

Se da una parte ci sono aziende che ingannano il consumatore, vantando un impegno ambientale che non corrisponde alla realtà, dall’altra sono sempre di più le imprese che preferiscono tenere un basso profilo, “nascondendo” i risultati che hanno raggiunto.

Questa tendenza è problematica non solo per le aziende che decidono di non comunicare il proprio impegno per il Pianeta, perdendo potenzialmente una clientela oggi sempre più attenta alla sostenibilità dei prodotti che acquista, ma anche perché disinnesca le dinamiche virtuose che portano le aziende a competere nella riduzione dell’impatto ambientale dei propri prodotti.

L’attenzione per il consumo consapevole è oggi un dato oggettivo. Secondo l’indagine di Up2You Insight il 50% delle persone intervistate pensa che le scelte individuali possano fare la differenza nella lotta al cambiamento climatico e ben l’80% ritiene che le aziende debbano cambiare e diventare più sostenibili.

A fronte di questi numeri, è chiaro che deludere le aspettative del consumatore attraverso una comunicazione non veritiera può costare caro in termini di reputazione, soprattutto se si considera che addirittura il 60% dei consumatori sospetta le aziende di fare greenwashing per incrementare il proprio profitto.

Il greenwashing è purtroppo un fenomeno molto diffuso, quindi la diffidenza dei consumatori è comprensibile, tuttavia è corretto segnalare che nel periodo 2018-2020 gli investimenti delle aziende in percorsi di sostenibilità sono aumentati del 15% (dato Global Sustainable Investment Review 2020) e anche negli ultimi 3 anni – soprattutto grazie a importanti incentivi pubblici – il numero delle imprese che hanno intrapreso percorsi di sostenibilità è cresciuto significativamente.

Oggi per le imprese virtuose – per le realtà che hanno investito nella transizione ecologica e che per questo meritano di essere scelte e premiate dai consumatori – è fondamentale comunicare il proprio impegno ambientale ed è necessario farlo attraverso strumenti semplici, riconoscibili e soprattutto affidabili.

Per non essere accusati di greenwashing è sufficiente dire la verità, raccontando il percorso che si è intrapreso, presentando certificazioni che rispettino i più elevati standard ambientali, basate su dati scientifici che siano al tempo stesso comprensibili anche ai non addetti ai lavori.

Scrivi a mattia@energiafutura.org e individuiamo insieme il percorso di sostenibilità più adatto alla tua azienda e il modo più efficace per comunicare ai tuoi clienti il tuo impegno ambientale.

Le alluvioni che stanno colpendo il Paese sono il segno dei cambiamenti climatici in atto

Si parla apertamente di tropicalizzazione del clima e questo richiede un approccio nuovo alla gestione del territorio.

Un politico d’altri tempi – che ci ha lasciati il 19 maggio di 7 anni fa – suggeriva di istituire la figura del “geologo di quartiere. Oggi quella che poteva sembrare una provocazione, appare come una proposta di buon senso, se non una vera e propria necessità.

Non c’è più spazio per deforestazione e cementificazione.
Non è più possibile non occuparsi del dissesto idrogeologico.

In attesa che la politica prenda le decisioni più opportune per frenare la crisi climatica e i suoi effetti devastanti, siamo tutti chiamati a fare la nostra parte, a partire da una significativa riduzione delle emissioni di CO2 delle nostre attività.

La costituzione di Comunità Energetiche è una delle grandi opportunità da cogliere. Un nuovo paradigma – finalmente orizzontale – dei mercati energetici. Un modello che coinvolge il territorio, parlando di cooperazione, partecipazione e condivisione. Condivisione tanto dell’energia rinnovabile prodotta dalle realtà aderenti alla comunità, quanto dei benefici economici, sociali e ambientali garantiti da questa nuova visione, che vede l’energia come un bene essenziale e quindi “comune”.

Se le comunità energetiche, insieme a significativi progetti di riqualificazione ed efficienza energetica, non possono sorgere dalla sera alla mattina, ciò che ogni impresa può fare da subito è scegliere di acquistare esclusivamente energia verde certificata da fonti rinnovabili e abbattere così le emissioni di CO2 delle proprie attività.

Scegliere l’energia verde non significa necessariamente spendere di più. L’unione fa la forza: grazie alla creazione di gruppi d’acquisto riusciamo ad ottenere dai fornitori condizioni di fornitura vantaggiose che garantiscono alle aziende un risparmio concreto, senza rinunciare alla sostenibilità.

Contattaci senza impegno per una valutazione delle tue bollette e per scoprire quanto puoi risparmiare affidando ad un consulente esperto la gestione delle tue utenze.

Mattia Da Re
📧 info@energiafutura.org
📞 +39 329 427 8574

È possibile risparmiare sulle bollette di energia e gas?

Dopo gli aumenti di luce e gas che hanno colpito l’Italia nell’ultimo periodo ce lo stiamo chiedendo un po’ tutti: oggi è possibile risparmiare?

C’è un fornitore che fa veramente la differenza?

Premesso che oggi i costi energetici rappresentano realmente un serio problema per le imprese e quindi è essenziale trovare soluzioni abbattere i costi, come possiamo muoverci per assicurarci le tariffe migliori e un risparmio concreto?

Anche se le offerte disponibili sul mercato sembrano tutte uguali, risparmiare è possibile. A fare la differenza non è il fornitore, in fondo sono tutti uguali. Siamo proprio noi a fare la differenza.

Di fronte ai colossi dell’energia, anche un’azienda con consumi energetici significativi non ha potere contrattuale e deve accettare le condizioni imposte dal fornitore.

Per fortuna c’è una soluzione e risparmiare è possibile! Come?

Affidandosi ad consulente esperto – che cura gli acquisti di energia & gas per molte aziende e che può mettere sul tavolo della trattativa volumi significativi – è possibile ottenere condizioni contrattuali che un’azienda da sola non avrebbe mai potuto trovare sul mercato.

L’unione fa la forza, fa la differenza e garantisce il risparmio.

Contattaci senza impegno per scoprire come possiamo aiutare la tua impresa a risparmiare.

📧 mattia@energiafutura.org
☎️ 329 427 8574
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Building Automation, Domotica & Smart Home. Venerdì 17/03/2023 su EMI TV

Aspettando la diretta su EMI TV di venerdì 17 marzo, ore 18:05, dedicata alla Domotica e alla Building Automation, ecco alcuni appunti sulle tematiche che tratteremo con il supporto di Marco Carioti, perito industriale, founder e CEO di Impianti T Service, azienda sempre attenta all’innovazione e alle nuove tecnologie nel campo degli impianti elettrici hi-tech, delle smart home, della domotica e della building automation.

Cosa si intende per domotica e per building automation?

Questi termini, che spesso vengono utilizzati come sinonimi, in realtà indicano campi differenti, certo correlati, ma solo in parte sovrapponibili. La domotica è una scienza interdisciplinare che studia e sviluppa tecnologie utili a migliorare la qualità della vita nelle abitazioni e in generale negli ambienti antropizzati.

La gestione del microclima, degli elettrodomestici, la comunicazione, l’informazione e la sicurezza, sono solo alcune tra le aree di automazione della domotica, che consente di controllare la propria abitazione attraverso il cablaggio dell’impianto elettrico: i dispositivi presenti in casa vengono collegati attraverso un cavo BUS e dialogano tra loro attraverso protocolli di comunicazione gestibili da una applicazione o da un display presente in casa.

D’altra parte, la building automation è un ambito di studio e applicazione che precede la diffusione della domotica e riguarda l’automazione degli edifici nella loro interezza. I principi della building automation sono applicabili ad ogni genere di edificio – residenziale, civile, industriale –, migliorandone vivibilità, comfort e sicurezza. La building automation agisce sull’intero edificio e le singole unità in esso comprese beneficiano dei servizi gestiti comunitariamente, ottimizzando e risparmiando.

In sinergia con domotica e building automation, consentendo così un’esperienza di automazione sempre più immersiva e significativa nella vita di tutti i giorni, si sviluppano i concetti di Internet Of Things e di smart home, ovvero una “casa intelligente” in cui i dispositivi presenti al suo interno e inseriti nella rete domestica, possono collegarsi alla Rete Internet, scambiarsi informazioni tra loro ed essere controllati e programmabili anche da remoto.

Estendendo il concetto di smart home alle città, si parla sempre più spesso di smart city, ovvero città intelligenti che garantiscono un generale miglioramento della qualità della vita delle persone e contribuiscono a rendere le attività umane ecologicamente meno impattanti, consentendo – almeno in teoria – un’evoluzione delle società umane sempre più in sintonia con il Pianeta.

Con Marco Carioti e con l’ing. Emidio Capretta parleremo di questo e di molto altro venerdì 17 marzo, in diretta sui canali social di Emi Engineering, a partire dalle ore 18:05.

Di seguito tutti i link per seguire la diretta.

Facebook: www.facebook.com/EMIengineering
LinkedIn: www.linkedin.com/company/emiengineering
Youtube: www.youtube.com/@emiengineeringtv610

I vantaggi della consulenza online

Le multinazionali da sempre gestiscono i loro affari sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla tecnologia. Organizzano le attività di migliaia di persone distribuite in ogni angolo del Pianeta, minimizzando gli sforzi e massimizzando i profitti.

Se con un semplice “click” è possibile spostare milioni di dollari da un continente all’altro e se è possibile avviare un’attività economica a Sydney restando comodamente seduti nel proprio ufficio a New York, non ci sono motivi per non affidarsi serenamente ad un consulente che ci seguirà online e telefonicamente e sarà sempre a nostra disposizione per ogni esigenza.

La pandemia ha spinto anche la piccola e media impresa italiana a sperimentare nuove forme di organizzazione del lavoro. Superata l’emergenza sanitaria, ci si è resi conto che alcuni degli accorgimenti imposti dalla pandemia – a partire dallo smart workingnon sono poi così svantaggiosi per l’impresa e sono spesso graditi anche dal personale.

Aver limitato gli appuntamenti commerciali “in presenza“, preferendo lo strumento della videochiamata, ha consentito di organizzare meglio il lavoro, incontrando/assistendo virtualmente ogni giorno molte più persone di quante non ne avremmo potute incontrare/assistere in presenza.

Abbiamo passato meno tempo sulla strada, percorso meno chilometri, risparmiato carburante e pedaggi autostradali, ridotto l’usura dell’automobile e il rischio di incidenti stradali. Particolare non insignificante per chiunque abbia compreso la necessità di un’evoluzione sostenibile dell’economia: abbiamo emesso meno CO2, ovvero abbiamo inquinato di meno.

Spostarsi ha un costo economico e un costo ambientale. Avvalersi del supporto di un professionista che ci segue principalmente online/telefonicamente ci consente di risparmiare e di inquinare di meno.

Incontrandoci virtualmente, dietro ad uno schermo, non finiremo per scordarci il senso di autenticità trasmesso da uno sguardo o da una stretta di mano?!
Possiamo tranquillizzarci, a creare rapporti umani autentici sono la schiettezza, la correttezza, l’onestà e il rispetto reciproco.

Anche a distanza, non sarà difficile entrare in empatia con un professionista che è sempre in grado di risolvere i nostri problemi. Provare per credere!